Nota di Traduzione
La presente traduzione ha scopi puramente informativi per il lettore italiano e non è un documento ufficiale del W3C. L'unico documento con valore normativo è la versione originale in Inglese.
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Traduttore: Luca Gabriele. Data di pubblicazione: 20 gennaio 2005. Data di ultima revisione: 20 gennaio 2005.
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Questo documento riassume le caratteristiche di accessibilità del Synchronized Multimedia Integration Language (SMIL), versione 1.0 della Raccomandazione ([SMIL10]). Questo documento è stato creato affinché altri documenti possano far riferimento in maniera conforme alle caratteristiche di accessibilità di SMIL.
Questo documento è una NOTA del W3C messa a disposizione dal W3C e dall'Iniziativa per l'accessibilità del Web (WAI) del W3C. Questa nota è stata approvata congiuntamente dal Gruppo di lavoro per l'educazione e lo sviluppo della WAI (EOWG), dal Gruppo di lavoro sui protocolli e sui formati del la WAI (PFWG) e dal Gruppo di lavoro sulla multimedialità sincronizzata (SYMM).
La pubblicazione di una Nota del W3C non comporta l'approvazione da parte dei Membri del W3C. Un elenco dei rapporti tecnici e delle pubblicazioni correnti del W3C, incluse le Bozze di lavoro e le Note, è reperibile all'indirizzo: http://www.w3.org/TR.
Le informazioni relative ai cambiamenti rispetto alla versione precedente e agli errata sono disponibili online.
Le presentazioni multimediali, ricche di testi, contenuti audio, video e grafica, stanno diventando sempre più diffuse sul Web. Esse comprendono informazioni giornalistiche, materiale educativo, intrattenimento, ecc. Formati quali lo SMIL 1.0 possono essere utilizzati per creare presentazioni dinamiche multimediali mediante la sincronizzazione dei vari oggetti media nel tempo e nello spazio.
Gli Autori possono rendere le presentazioni implementate mediante SMIL 1.0 accessibili alle persone disabili conformandosi ai principi discussi nelle "Linee guida per l'accessibilità dei contenuti per il Web 1.0" [WAI-WEBCONTENT]. Le Linee guida spiegano come creare documenti che tengano conto delle differenze nell'abilità, negli strumenti e nei software di tutti gli utenti del Web, incluse le persone affette da combinazioni di disabilità visive, uditive, fisiche, cognitive e neurologiche. Ciò non significa dover creare un elevato numero di presentazioni differenti ma, piuttosto, una sola presentazione integrata e accessibile. Questa Nota applica i principi delle Linee guida per l'accessibilità dei contenuti per il Web a SMIL 1.0 e illustra quali caratteristiche di SMIL 1.0 vi saranno di aiuto nel creare presentazioni accessibili.
La multimedialità dinamica presenta numerose sfide per le persone disabili e per gli autori di contenuti accessibili:
Nello sviluppare presentazioni accessibili con SMIL 1.0, parte della responsabilità è affidata all'autore e parte al programma utilizzato dall'utente, il riproduttore SMIL. Gli autori devono includere alternative equivalenti per le immagini, i video, l'audio, e gli altri oggetti media non accessibili. Gli autori devono sincronizzare gli oggetti media correttamente e devono descrivere le relazioni esistenti fra gli oggetti. Gli autori dovrebbero predisporre documenti che degradino dolcemente per quei riproduttori che non offrano supporto ad una particolare caratteristica (per esempio, i fogli di stile). Gli autori dovrebbero inoltre predisporre i documenti in maniera tale che i riproduttori possano consentire agli utenti il controllo della riproduzione (per esempio, mediante l'utilizzo dell'attributo di test system-captions per comunicare al riproduttore quali flussi audio sono didascalie).
Sull'altro versante, i riproduttori SMIL devono consentire agli utenti di controllare la presentazione del documento al fine di garantirne l'accessibilità, anche se questo può voler significare non tener conto delle scelte compiute dall'autore. Per esempio, gli utenti affetti da ipovisione devono poter essere in grado di aumentare le dimensioni di una presentazione e gli utenti con deficit nella visione dei colori devono poter essere in grado di specificare idonei contrasti di colore. Le "Linee guida sull'accessibilità dei programmi utente" [WAI-USERAGENT] illustrano i principi per creare agenti utente - strumenti utilizzati per navigare il Web - accessibili. Agenti utente sono i programmi di navigazione per i desktop grafici, i riproduttori multimediali, i programmi di navigazione testuale e audio, e quei programmi che sono utilizzati in combinazione con altri tipi di programmi di navigazione, inclusi i lettori di schermo, gli ingranditori di schermo, gli schermi braille e i programmi di controllo vocale.
Il controllo da parte dell'utente della presentazione e della configurazione è un elemento centrale per l'accessibilità degli agenti utente. I riproduttori devono fornire agli utenti l'accesso agli oggetti media offerti dagli autori, alle loro alternative accessibili, o a entrambi. Gli utenti devono essere in condizione di abilitare e disabilitare i contenuti alternativi (per esempio, le didascalie e le descrizioni audio) e controllare le loro dimensioni, posizione e volume. Per esempio, utenti affetti sia da ipovisione che da perdita dell'udito devono poter essere in grado di aumentare le dimensioni delle didascalie testuali. Gli utenti potrebbero inoltre voler specificare in quale maniera riprodurre tracce audio sincronizzate, ad esempio modificando il volume o un altro attributo disponibile di una descrizione audio, al fine di poterla distinguere dalla traccia audio.
Alcune tipologie di utenti con disabilità cognitive sono costituite da persone che utilizzano combinazioni di differenti tecnologie assistive quali lo schermo braille e i sintetizzatori vocali; per questo motivo, potrebbero aver bisogno di un tempo maggiore per esaminare una presentazione o le sue didascalie; i riproduttori devono consentire loro di far partire, fermare, e sospendere una presentazione (così come è possibile fare con la maggior parte dei riproduttori video domestici). Laddove possibile, gli utenti dovrebbero essere messi in condizione di poter controllare la velocità globale della presentazione. Alcuni utenti potrebbero aver bisogno di rappresentare un'informazione temporizzata in una forma completamente svincolata dal tempo. Per esempio, SMIL 1.0 consente agli autori di individuare aree grafiche collegate a risorse differenti in differenti momenti. Alcuni utenti potrebbero non disporre di tempo sufficiente per selezionare un collegamento caratterizzato da una breve durata di vita, o addirittura per poterne avere percezione. Di conseguenza, i riproduttori dovrebbero fornire accesso a queste risorse in maniera indipendente dal tempo. I riproduttori multimediali potrebbero anche offrire un indice delle informazioni dipendenti dal tempo in una forma indipendente dal tempo.
Questa Nota descrive le caratteristiche di accessibilità di [SMIL1.0] e illustra in che modo gli autori e i riproduttori SMIL dovrebbero farne uso. Le spiegazioni degli approcci all'implementazione per gli autori e i riproduttori SMIL in questa Nota sono state sviluppate in conformità con le linee guida e i punti di controllo della Raccomandazione [WAI-WEBCONTENT] e della Raccomandazione [WAI-USERAGENT].
Nota. Una parte preponderante della Raccomandazione [WAI-WEBCONTENT] illustra come gli autori dovrebbero progettare le loro pagine e i loro siti per favorire l'accessibilità. Ciò nonostante, la Raccomandazione [WAI-WEBCONTENT] riconosce anche che alcune necessità sarebbero meglio soddisfatte dagli agenti utente, compresi i riproduttori SMIL. Poiché gli agenti utente potrebbero non implementare alcune caratteristiche che favoriscono l'accessibilità, la Raccomandazione [WAI-WEBCONTENT] chiede agli autori di supplire a questa carenza, fino a quando gli agenti utente non faranno ciò, fornendo un'assistenza supplementare nei loro contenuti. Nella presente Nota, la frase "Fino a che i riproduttori SMIL..." si riferisce a quei casi nei quali l'autore dovrebbe fornire un'assistenza supplementare. Ogni qualvolta appaia questa frase, il requisito della Raccomandazione [WAI-WEBCONTENT] che l'ha motivata viene elencato. Inoltre, viene specificata l'importanza del requisito in termini di accessibilità, utilizzando il vocabolario della Raccomandazione [WAI-WEBCONTENT], sezione quattro.
Le presentazioni multimediali possono includere due tipi fondamentali di contenuti alternativi equivalenti: discreti e continui. Gli equivalenti discreti non contengono alcun riferimento temporale e non possiedono una durata intrinseca. In SMIL, contenuti alternativi equivalenti testuali sono generalmente specificati per mezzo di attributi quali l'attributo alt dell'elemento img.
Gli equivalenti continui, quali le didascalie testuali o le descrizioni audio, possiedono invece una durata intrinseca e possono contenere dei riferimenti al tempo. Per esempio, un equivalente continuo testuale consiste di porzioni testuali associate ad un codice temporale. Gli equivalenti continui possono essere costruiti a partire da equivalenti discreti, per esempio attraverso l'utilizzo degli elementi SMIL par (parallelo) o seq (sequenziale) e degli attributi temporali begin, end e dur.
Gli equivalenti testuali sono fondamentali per l'accessibilità poiché possono essere rappresentati graficamente, vocalmente, o attraverso un dispositivo braille. Nelle presentazioni multimediali, gli equivalenti continui testuali devono essere sincronizzati con gli altri contenuti media dipendenti dal tempo (fare riferimento a [WAI-WEBCONTENT], Punto di controllo 1.4, Priorità 1).
Le Linee guida per l'accessibilità dei contenuti per il Web richiedono inoltre che, fino a che gli agenti utente non potranno automaticamente leggere chiaramente il contenuto testuale equivalente di una traccia video, gli autori devono fornire una descrizione audio delle informazioni importanti contenute nella traccia video di una presentazione multimediale (fare riferimento a [WAI-WEBCONTENT], Punto di controllo 1.3, Priorità 1). Ciò va a beneficio di quegli utenti che potrebbero non essere in grado di leggere del testo o che potrebbero non avere accesso a programmi o dispositivi fisici per la sintesi vocale o braille. Nota. In presenza di didascalie e di un programma di sintesi vocale, si è in condizione di poter generare delle descrizioni audio. In ogni caso, si deve inoltre garantire l'appropriata sincronizzazione della traccia vocale così generata con le altre tracce.
Anche altre forme di contenuti equivalenti continui favoriscono l'accessibilità ma non sono discusse in questo documento. Rappresentazioni di un linguaggio gestuale (per esempio, un video che include la rappresentazione, mediante linguaggio gestuale, di una traccia audio) vanno a beneficio delle persone affette da limitazioni auditive. Tracce audio semplificate potrebbero essere di ausilio per persone affette da alcune tipologie di disabilità cognitive, quali quelle che limitano la capacità dell'individuo di concentrarsi.
Le sezioni seguenti descrivono con maggior dettaglio quelle caratteristiche di SMIL che consentono di specificare contenuti equivalenti discreti e continui per video, audio, testi, e altri elementi di SMIL.
I contenuti equivalenti discreti, quando rappresentati dai riproduttori o da tecnologie assistive su schermo, mediante sintesi vocale, o su di uno schermo braille dinamico, consentono agli utenti di fruire di una presentazione anche qualora questi non siano in grado di utilizzarne interamente il contenuto. Per esempio, fornendo l'equivalente testuale di un'immagine che fa parte di un collegamento, si consentirà a chi sia affetto da cecità di decidere se seguire o meno quel collegamento. Gli autori specificano gli equivalenti testuali discreti per gli elementi di SMIL tramite i seguenti attributi:
Altri attributi SMIL, inclusi author e abstract, specificano dei metadati testuali in relazione agli elementi del documento. I metadati generalmente favoriscono l'accessibilità fornendo maggiore contesto e orientamento. I metadati testuali possono essere rappresentati sullo schermo, mediante sintesi vocale, o su di uno schermo braille scorrevole. Gli autori sono incoraggiati ad arricchire le loro presentazioni con metadati (fare riferimento a [WAI-WEBCONTENT], Punto di controllo 13.2, Priorità 2 e in generale alle Linee guida 12 e 13).
Il seguente esempio include un elemento video che rappresenta un grafico dinamico che illustra le tendenze del commercio e della privacy sul Web. Gli attributi alt, title, e abstract specificano equivalenti testuali discreti che forniscono informazioni con un differente grado di granularità. L'attributo longdesc designa un contenuto equivalente testuale della presentazione video più completo, con dettagli relativi a quali informazioni sono mostrate nel grafico, le scale di misura del grafico, ecc. La stessa descrizione lunga può includere anche dei collegamenti di ritorno ad ancore associate a punti chiave della presentazione (non mostrato nell'esempio) in maniera tale di consentire agli utenti di navigare indietro e avanti.
<video src="http://www.fou.fr/graph.mpeg"
title="Tendenze del Web: Grafico 1"
alt="Il numero di negozi online
e di consumatori è in aumento, ma la privacy
è in diminuzione."
abstract="Il numero di utenti Web, di negozi online, e
l'influenza delle comunità Web sono
tutti costantemente in aumento mentre la privacy degli
utenti Web sta lentamente diminuendo. Questo grafico
illustra le tendenze e le tecnologie Web
che saranno di maggior impatto sul futuro del
commercio Web."
longdesc="http://www.fou.fr/graph-description.htm"/>
Nota. Il precedente esempio illustra un utilizzo congiunto degli attributi alt e title. La specifica SMIL 1.0 non illustra chiaramente la relazione fra questi due attributi. Raccomandiamo agli autori di utilizzare title laddove alt non sia disponibile (ad esempio, per descrivere il sincronismo tra par e seq, le destinazioni dei collegamenti, l'ordinamento, ecc.). La relazione fra gli attributi dovrebbe essere chiarita dal Gruppo di lavoro del W3C in una futura versione di SMIL.
Nota. Nell'esempio contenuto in questo documento, "rt" designa un file di oggetto medium "real text", "rm" un file in formato real audio, e "mpeg" un file in formato MPEG.
Due tipologie di contenuti equivalenti continui che favoriscono l'accessibilità sono le didascalie e le descrizioni audio. Una didascalia è una trascrizione testuale di parole pronunciate e di effetti sonori non verbali che forniscono la stessa informazione fornita dal flusso audio di una presentazione, sincronizzato con la traccia video della presentazione stessa. Le didascalie vanno a beneficio degli utenti affetti da sordità, da ipoacusia, o da disabilità nell'apprendimento tramite audio. Esse sono inoltre di beneficio per tutti coloro che si trovino in un ambiente nel quale le tracce audio possano causare disturbo, laddove il rumore ambientale delle tracce audio o l'ambiente di ascolto siano di impedimento nell'ascolto della traccia audio, o quando si incontrino difficoltà nel comprendere il linguaggio parlato.
Una descrizione audio è una voce sintetizzata o registrata che descrive gli elementi chiave visuali della presentazione incluse le informazioni relative alle azioni, al linguaggio gestuale, alle immagini e ai cambiamenti di scena. Così come le didascalie, le descrizioni audio devono essere sincronizzate con il flusso video che descrivono. Inoltre, esse devono essere sincronizzate con gli altri flussi audio. Le descrizioni audio sono generalmente sincronizzate in maniera tale di essere riprodotte durante le naturali pause del dialogo. In ogni caso, ci possono essere situazioni nei quali le pause naturali non sono abbastanza lunghe per l'inserimento di una descrizione audio sufficiente. In tali casi, sarà necessario interrompere il video al fine di fornire tempo sufficiente per una descrizione audio estesa. Alla fine della descrizione, il video dovrebbe riprendere la riproduzione automaticamente. Le descrizioni audio vanno a beneficio degli utenti affetti da cecità, ipovisione, o da alcune tipologie di disabilità nell'apprendimento tramite percezione visuale. Esse sono inoltre di beneficio per tutti coloro che si trovino in un ambiente che richiede l'impegno della vista o i cui dispositivi non siano in grado di mostrare il video originale o gli oggetti media grafici.
Di seguito illustriamo con maggior dettaglio come associare le didascalie e le descrizioni audio alle presentazioni multimediali in SMIL 1.0 in maniera tale di consentire agli utenti di controllare la presentazione del flusso alternativo. Esaminiamo inoltre come SMIL 1.0 consenta presentazioni multilingua e come ciò riguardi, in termini di accessibilità, i contenuti equivalenti continui. Per maggiori informazioni in relazione alla sincronizzazione degli oggetti media, fare riferimento alle Specifiche SMIL 1.0 ([SMIL10]).
In SMIL 1.0, le didascalie possono essere incluse all'interno di una presentazione mediante l'elemento textstream. Il seguente esempio riproduce una traccia audio, una traccia video, e le didascalie (per mezzo dell'elemento textstream) in parallelo.
<par>
<audio alt="Intervista con Harvey, audio in Inglese"
src="audio.rm"/>
<video alt="Intervista con Harvey
" src="video.rm"/>
<textstream alt="Didascalie in Inglese dell'intervista con Harvey"
src="closed-caps.rt"/>
</par>
La limitazione di questo esempio risiede nel fatto che gli utenti non possono facilmente abilitare o disabilitare le didascalie. Ciò viene corretto nel successivo esempio.
Poiché il controllo dell'utente sulla presentazione è vitale in termini di accessibilità, SMIL 1.0 consente agli autori di creare delle presentazioni i cui comportamenti varino in funzione delle configurazioni correnti del riproduttore. Quando un elemento SMIL, quale textstream, sia dotato dell'attributo di test system-captions con valore "on" e l'utente abbia abilitato la riproduzione delle didascalie, questo elemento sarà riprodotto.
Il seguente esempio è costituito da un filmato formato da quattro elementi media: una traccia video, una colonna sonora, e flussi testuali delle didascalie e dei valori delle quotazioni azionarie (per gli avidi controllori dei mercati azionari!). Tutti gli elementi devono essere riprodotti in parallelo, grazie all'utilizzo dell'elemento par. Le didascalie saranno riprodotte solamente se l'utente ne ha abilitato la riproduzione.
<par>
<audio alt="Il mio film preferito, audio in Inglese" src="audio.rm"/>
<video alt="Il mio film preferito
" src="video.rm"/>
<textstream alt="Quotazioni azionarie" src="stockticker.rt"/>
<textstream alt="Didascalie in Inglese per Il mio film preferito"
system-captions="on"
src="closed-caps.rt"/>
</par>
L'attributo system-captions può inoltre essere utilizzato con altri elementi diversi da textstream. Così come gli altri attributi di test di SMIL (descritti in [SMIL], sezione 4.4), system-captions agisce come un operatore booleano che restituisce "vero" o"falso" in funzione della configurazione del riproduttore. La successiva Sezione 3.1 illustra come system-captions può essere impiegato per designare differenti strutture della presentazione in funzione del fatto che l'utente abbia o meno abilitato la riproduzione delle didascalie.
Nota. Gli autori dovrebbero utilizzare system-captions="on" con quegli elementi che specificano didascalie e system-captions="off" per quegli effetti, relativi alle didascalie, quali i cambiamenti della struttura.
In SMIL 1.0, le descrizioni audio possono essere incluse in una presentazione mediante l'elemento audio. In ogni caso, SMIL 1.0 non fornisce un meccanismo che consenta agli utenti di abilitare o disabilitare la riproduzione delle descrizioni audio. Gli autori potrebbero voler creare una presentazione priva di descrizioni audio e un'altra che ne sia invece dotata.
SMIL 1.0 consente agli autori di creare presentazioni multilingua utilizzando i sottotitoli (costituiti da flussi testuali) e i brani sovraincisi (costituiti da flussi audio) in altre lingue. Le presentazioni multilingua, di per se stesse, non pongono problemi in termini di accessibilità. In verità, fornendo tracce addizionali (anche se in una differente lingua) saranno di aiuto per molti utenti.
In ogni caso, poiché i sottotitoli e i brani sovraincisi possono coesistere con i flussi audio e testuali forniti per l'accessibilità, gli autori di presentazioni multilingua accessibili dovrebbero prestare attenzione al modo in cui questi interagiscono. Per esempio, gli autori dovrebbero configurare le presentazioni in maniera tale che le didascalie e i sottotitoli non si sovrappongano sullo schermo. Le tracce audio non dovrebbero sovrapporsi, se attentamente sincronizzate.
In SMIL 1.0, l'attributo di test system-overdub-or-caption consente agli utenti di selezionare (attraverso l'interfaccia-utente del riproduttore) se preferiscano la riproduzione dei brani sovraincisi o dei sottotitoli. Nota. Il termine "caption" in "system-overdub-or-caption" non si riferisce alle didascalie per l'accessibilità. Gli autori non devono utilizzare questo attributo per creare didascalie per l'accessibilità; a tal fine, devono invece utilizzare system-captions.
Il seguente esempio presenta un film in Spagnolo ed in Inglese. Se le preferenze del riproduttore sono configurate per lo Spagnolo e per i brani sovraincisi, la traccia audio in Spagnolo sarà riprodotta. Diversamente, la seconda traccia audio del primo elemento switch (la traccia audio in Inglese) sarà riprodotta. Il secondo textstream specifica che le didascalie in Inglese saranno visualizzate quando il riproduttore è abilitato alla loro riproduzione.
<par>
<switch> <!-- audio -->
<audio alt="Il mio film preferito, audio in Spagnolo"
src="audio-es.rm"
system-overdub-or-caption="overdub"
system-language="es"/>
<audio alt="Il mio film preferito, audio in
Inglese"
src="audio.rm"/>
</switch>
<video alt="Il mio film preferito" src="video.rm"/>
<textstream alt="Quotazioni azionarie" src="stockticker.rt"/>
<textstream alt="Didascalie in Inglese per Il mio film preferito"
src="closed-caps.rt"
system-captions="on"/>
</par>
Per aggiungere i sottotitoli in Spagnolo all'esempio, l'autore dovrebbe specificare un secondo elemento textstream. Il primo textstream nell'elemento switch sarà riprodotto se il riproduttore è abilitato alla riproduzione delle didascalie. Diversamente, il secondo elemento textstream sarà riprodotto se l'utente ha configurato il riproduttore a preferire i sottotitoli e lo Spagnolo.
<par>
<switch> <!-- audio -->
<audio alt="Il mio film preferito, audio in Spagnolo
"
src="audio-es.rm"
system-overdub-or-caption="overdub"
system-language="es"/>
<audio alt="Il mio film preferito, audio in Inglese"
src="audio.rm"/>
</switch>
<video alt="Il mio film preferito" src="video.rm"/>
<textstream alt="Quotazioni azionarie" src="stockticker.rt"/>
<switch> <!-- didascalie o sottotitoli -->
<textstream alt="Didascalie in Inglese per Il mio film preferito"
src="closed-caps.rt"
system-captions="on"/>
<textstream alt="Sottotitoli in Spagnolo per Il mio film preferito"
src="subtitles-es.rt"
system-overdub-or-caption="caption"
system-language="es"/>
</switch>
</par>
Mentre i sottotitoli rendono in forma testuale il solo dialogo, le didascalie includono il dialogo così come le descrizioni testuali delle informazioni al di fuori dello schermo (per esempio, i suoni); gli autori dovrebbero fornire didascalie, laddove possibile.
Nell'elemento switch, i tre elementi textstream sono riprodotti nell'ordine di preferenza per le didascalie in Spagnolo, per i sottotitoli in Spagnolo, oppure per le didascalie di default (in Inglese). Questa struttura consente agli autori di riutilizzare le didascalie come sottotitoli e di assicurare che il textstream non sia riprodotto due volte quando il riproduttore sia configurato per riprodurre entrambi.
<par>
<switch> <!-- audio -->
<audio alt="Il mio film preferito,
audio in Spagnolo
"
src="audio-es.rm"
system-overdub-or-caption="overdub"
system-language="es"/>
<audio alt="Il mio film preferito,
audio in Inglese
"
src="audio.rm"/>
</switch>
<video alt="Il mio film preferito" src="video.rm"/>
<textstream alt="Quotazioni azionarie" src="stockticker.rt"/>
<switch> <!-- didascalie o sottotitoli -->
<textstream alt="Didascalie in Spagnolo per Il mio film preferito"
src="closed-caps-es.rt"
system-captions="on"
system-language="es"/>
<textstream alt="Sottotitoli in Spagnolo per Il mio film preferito
"
src="closed-caps-es.rt"
system-overdub-or-caption="caption"
system-language="es"/>
<textstream alt="Didascalie in
Inglese per Il mio film preferito
"
src="closed-caps.rt"
system-captions="on"/>
</switch>
</par>
Nota. In SMIL 1.0, i valori di system-overdub-or-caption si riferiscono esclusivamente alle preferenze dell'utente per i sottotitoli o per i brani sovraincisi; non esistono valori per l'attributo di test che facciano riferimento a nessuno dei due o a entrambi.
Mentre è importante che i riproduttori rispettino la struttura e lo stile, specificati dagli autori, di una presentazione, il progetto dell'autore potrebbe non considerare cambiamenti nelle capacità dell'utente, nei dispositivi fisici, nei programmi, o nell'ambiente di visione. I riproduttori devono consentire agli utenti di controllare lo stile e la struttura, altrimenti gli utenti affetti da alcuni tipi di disabilità potrebbero non essere affatto in grado di utilizzare una presentazione. Per esempio, i riproduttori devono permettere agli utenti di controllare i colori (ad esempio, per gli utenti con deficit nella visione dei colori), la dimensione del testo (ad esempio, per gli utenti affetti da ipovisione), la posizione delle didascalie (ad esempio, se una didascalia si sovrappone al restante contenuto), ecc. Si prega di far riferimento a [WAI-USERAGENT] per maggiori informazioni in relazione al controllo degli stili da parte dell'utente.
Gli autori possono specificare la struttura grafica degli oggetti media SMIL 1.0 attraverso il linguaggio strutturale di base di SMIL o attraverso un linguaggio relativo ai fogli di stile quale CSS [CSS1, CSS2]. Nota. Gli oggetti media referenziati da una presentazione SMIL 1.0 possono avere dei fogli di stile associati. SMIL 1.0 non specifica come questi interagiscano con i fogli di stile relativi alla stessa presentazione SMIL.
Nota. Mentre SMIL 1.0 garantisce il supporto ai fogli di stile, i riproduttori SMIL 1.0, nel momento in cui questo documento viene pubblicato, non offrono supporto a CSS. Si prega di far riferimento a [SMIL-CSS-LAYOUT] per informazioni relative alla rappresentazione della struttura di base SMIL su di un motore CSS2. Le Linee guida per l'accessibilità dei contenuti per il Web raccomandano che gli autori specifichino lo stile attraverso i fogli di stile quando questi siano supportati dagli agenti utente (inclusi i riproduttori SMIL). Il motivo principale per cui le linee guida raccomandano i fogli di stile (fare riferimento a [CSS-ACCESS]) è che nella cascata di CSS2, i fogli di stile specificati dall'utente possono sostituirsi ai fogli di stile specificati dagli autori (fare riferimento al meccanismo "!important" descritto nella sezione 6.4.2 di [CSS2]).
Gli autori specificano la struttura grafica di una presentazione SMIL 1.0 all'interno dell'elemento layout, utilizzando o il linguaggio strutturale di base di SMIL o i fogli di stile. Le capacità strutturali di SMIL consentono agli autori di predisporre regione grafiche rettangolari (attraverso l'elemento region), in maniera molto simile al posizionamento di CSS2.
Il seguente esempio illustra come riguadagnare spazio quando le didascalie sono disabilitate o non supportate. In quest'esempio, la stessa struttura è specificata sia mediante il linguaggio strutturale di base di SMIL sia mediante i fogli di stile CSS2. A causa del loro ordine nell'elemento switch, il riproduttore SMIL utilizzerà i fogli di stile CSS, se supportati, oppure utilizzerà la struttura SMIL. L'attributo type dell'elemento layout specifica la tipologia MIME del linguaggio relativo ai fogli di stile, qui "text/css".
L'esempio specifica due strutture. Quando l'utente abbia scelto di visualizzare le didascalie, queste appariranno in una regione (la regione "captesto") che occupa il 20% dello spazio verticale disponibile al di sotto della regione destinata alla presentazione video (la regione "capvideo"), che occupa il restante 80%. Qualora l'utente non desideri visualizzare le didascalie, la regione del video occuperà tutto lo spazio verticale disponibile (la regione "video"). La scelta su quale fra le due strutture utilizzare dipende dal valore dell'attributo di test system-captions.
<smil>
<head>
<switch>
<layout type="text/css">
{ top: 20px; left: 20px }
[region="video"] {top: 0px; height: 100%}
[region="capvideo"] {top: 0px; height: 80%}
[region="captesto"] {top: 80%; height: 20%; overflow: scroll}
</layout>
<layout>
<region id="video" title="Pannello video a tutta grandezza"
top="0" height="100%" fit="meet"/>
<region id="capvideo"
title="Pannello video da utilizzare insieme alle finestra delle didascalie"
top="0" height="80%" fit="meet"/>
<region id="captesto" title="Pannello delle diascalie"
top="80%" height="20%" fit="scroll"/>
</layout>
</switch>
</head>
<body>
<switch> <!-- se le didascalie sono disabilitate utilizza la prima regione, altrimenti la seconda -->
<par system-captions="on">
<video region="capvideo" src="movie-vid.rm"
alt="Presentazione video di una partita di calcio"
title="Finali della Coppa del Mondo femminile del 1999"/>
<textstream region="captext" src="closed-caps.rt"
alt="Didascalie in Inglese della partita di calcio"/>
</par>
<video region="video" src="movie-vid.rm"
alt="Presentazione video di una partita di calcio
"
title="Finali della Coppa del Mondo femminile del 1999
"
system-captions="off"/>
</switch>
</body>
</smil>
Nel linguaggio strutturale di base di SMIL 1.0, l'unico attributo di stile che può essere specificato è background-color. Gli autori devono garantire un sufficiente contrasto fra il colore di sfondo e quello di primo piano dei contenuti, altrimenti gli utenti con deficit nella visione dei colori non saranno in grado di percepirli (fare riferimento a [WAI-WEBCONTENT], Punto di controllo 2.2, Priorità 2). Se background-color è specificato e gli oggetti media (per esempio, video, testo, ecc.) hanno un colore di sfondo trasparente, gli autori devono garantire che i colori offrano un sufficiente contrasto. I riproduttori devono consentire agli utenti di controllare i colori di sfondo per garantire l'accessibilità.
L'attributo show degli elementi a e anchor controlla il comportamento del documento di origine contenuto nel collegamento, quando il collegamento viene seguito. Il valore di default dell'attributo è "replace", che significa che la presentazione di destinazione sostituisce la presentazione corrente (all'interno della stessa finestra, dello stesso audio, ecc.).
Gli altri due valori dell'attributo, "new" e "pause", comportano che la presentazione di destinazione appaia in un nuovo contesto (per esempio, una finestra). L'apertura di nuove finestre, senza preventivo avvertimento, può causare disorientamento negli utenti affetti da cecità o da alcuni tipi di disabilità cognitive e più semplicemente infastidire tutti gli altri utenti. I riproduttori SMIL devono aiutare gli utenti ad orientarsi nei casi di apertura di nuove finestre o di cambiamenti del focus (per esempio, utilizzando suggerimenti audio o fornendo un meccanismo relativo allo storico che consenta agli utenti di ritornare ad un ambiente familiare, ecc.). Fino a che i riproduttori non faranno ciò, gli autori dovrebbero fornire suggerimenti nel contenuto (per esempio, attraverso l'attributo title) ogniqualvolta essi abbiano intenzione di aprire una nuova finestra (fare riferimento a [WAI-WEBCONTENT], Punto di controllo 10.1, Priorità 2).
SMIL 1.0 include numerose caratteristiche relative ai collegamenti ipertestuali, inclusi collegamenti ipertestuali simili a quelli di HTML e mappe immagine (così come video mappe). SMIL 1.0 consente inoltre agli autori di creare collegamenti ipertestuali dipendenti dal tempo che siano attivi solamente nell'arco di specifici intervalli, specificati dall'autore della presentazione. Questa sezione illustra l'accessibilità di queste caratteristiche.
Per creare una mappa immagine o video accessibile, gli autori devono descrivere la natura di ciascun collegamento presente nella mappa per quegli utenti che non possono vedere o fruire dell'informazione visuale. Gli autori forniscono la descrizione per mezzo dell'attributo title negli elementi a e anchor. Questa descrizione testuale può essere rappresentata dai riproduttori SMIL sullo schermo oppure attraverso tecnologie assistive quali la sintesi vocale o il braille dinamico.
Ecco un esempio di filmato video con una mappa associata. Ciascun collegamento descrive una regione rettangolare attiva del video attraverso l'attributo coords.
<video src="http://www.w3.org/CoolStuff.rm">
<anchor href="http://www.w3.org/AudioVideo"
coords="0%,0%,50%,50%"
title="Attività del W3C sulla Multimedialità
"/>
<anchor href="http://www.w3.org/Style"
coords="50%,50%,100%,100%"
title="Attività del W3C sui Fogli di stile"/>
</video>
Con l'elemento anchor, gli autori possono associare l'origine di un collegamento a porzioni spaziali o temporali di un oggetto medium. Con l'elemento a, gli autori possono solamente associare l'origine di un collegamento ad un oggetto medium completo.
I riproduttori SMIL dovrebbero fornire un equivalente collegamento testuale per ciascun collegamento grafico (ad esempio, utilizzando per il collegamento un testo derivato dall'attributo title dell'elemento collegato o dall'attributo alt dell'oggetto medium attivo contenuto all'interno del collegamento). Questi collegamenti sono importanti per gli utenti affetti da cecità o da ipovisione che spesso navigano all'interno dei documenti saltando da un collegamento all'altro e col testo del collegamento rappresentato per mezzo della sintesi vocale o di uno schermo braille scorrevole. Fino a che i riproduttori SMIL non forniranno collegamenti alternativi testuali, gli autori dovrebbero includere collegamenti testuali in aggiunta ai collegamenti non testuali (fare riferimento a [WAI-WEBCONTENT], Punto di controllo 1.5, Priorità 3).
Per esempio:
<par>
<video title="Introduzione alle Attività del W3C"
alt="Attività del W3C"
longdesc="http://www.w3.org/Activity/Summary"
src="http://www.w3.org/CoolStuff.rm">
<anchor href="http://www.w3.org/AudioVideo"
coords="0%,0%,50%,50%"
title="Attività del W3C sulla Multimedialità"/>
<anchor href="http://www.w3.org/Style"
coords="50%,50%,100%,100%"
title="Attività del
W3C sui Fogli di stile"/>
</video>
<par>
<a href="http://www.w3.org/AudioVideo">
<text title="Attività del W3C sulla Multimedialità
" src="AV.txt"/></a>
<a href="http://www.w3.org/Style">
<text title="Attività del W3C sui Fogli di stile
" src="SS.txt"/></a>
</par>
</par>
I meccanismi di collegamento dipendenti dal tempo offerti da SMIL 1.0 pongono, sia agli autori che ai riproduttori, una sfida sul versante dell'accessibilità. Il seguente esempio tratto dalla specifica di SMIL 1.0 illustra la tecnica del collegamento dipendente dal tempo. Nell'esempio, la durata di un filmato video è divisa in due intervalli: da 0 a 5 secondi e da 5 a 10 secondi. A ciascuno di questi due intervalli è associato un collegamento differente.
<video title="Introduzione alle Attività del W3C
"
alt="Attività del W3C"
longdesc="http://www.w3.org/Activity/Summary"
src="http://www.w3.org/CoolStuff.rm">
<anchor href="http://www.w3.org/AudioVideo"
title="Attività del W3C sulla Multimedialità"
begin="0s" end="5s"/>
<anchor href="http://www.w3.org/Style"
title="Attività del W3C sui Fogli di stile"
begin="5s" end="10s"/>
</video>
Alcuni utenti hanno bisogno di maggior tempo per interagire con la presentazione di quello previsto dall'autore. I riproduttori SMIL possono rendere i collegamenti dipendenti dal tempo accessibili agli utenti in numerosi modi, inclusa la possibilità per l'utente di controllare globalmente la tempistica della presentazione (ad esempio, attraverso le funzionalità, di facile controllo, di pausa e di riavvolgimento) o fornendo agli utenti un accesso indipendente dal tempo a questi collegamenti (per esempio, attraverso una lista di collegamenti statici). Gli autori possono facilitare l'accesso ai collegamenti dipendenti dal tempo fornendone un catalogo in un documento separato (collegato con la presentazione). In questo catalogo, la lista dei collegamenti statici può includere informazioni relative al momento in cui i collegamenti siano attivi nel corso della presentazione. Questo tipo di catalogo sarà di aiuto per tutti gli utenti, e consentirà alle persone di trovare informazioni su tutti i collegamento associati ad un particolare oggetto medium o che siano attivi in uno specifico momento della presentazione.
I meccanismi di navigazione sono di aiuto per tutti gli utenti ma sono particolarmente importanti per gli utenti affetti da cecità o da disabilità cognitive che potrebbero non essere in grado di comprendere la struttura di una presentazione attraverso indicazioni visuali. In aggiunta a meccanismi di navigazione simili a quelli che in HTML possono essere impiegati per creare mappe del sito e barre di navigazione, SMIL consente agli autori di creare "barre di navigazione temporale" che consentono agli utenti di muoversi direttamente verso i punti temporali salienti di una presentazione.
Ad esempio, innanzitutto si identificano i punti chiave presenti all'interno di una presentazione che include tre interviste condotte in sequenza (Joe, Tim, e quindi Judy). Ciascun segmento è marcato da un anchor (identificato dall'attributo "id").
<smil>
<head>
<layout>
<region id="video" top="0" height="100%" fit="meet"/>
</layout>
</head>
<body>
<video src="http://www.w3.org/BBC.rm"
region="video"
title="Futuro del Web"
alt="Intervista della BBC con Joe, Tim e Judy"
abstract="La BBC intervista Joe, Tim e Judy sul
Futuro del Web. Joe e Tim parlano
dell'impatto sociale e tecnologico. Judy
focalizza i benefici in termini di accessibilità di
una buona progettazione.">
<anchor id="joe" begin="0s" end="5s"
href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Joe"
title="Intervista di Joe sulle tendenze del Web"/>
<anchor id="tim" begin="5s" end="10s"
href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Tim"
title="Intervista di Joe sulle tendenze del Web
"/>
<anchor id="judy" begin="10s" end="60s"
href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Judy"
title="Intervista di Judy sull'accessibilità del Web
"/>
</video>
</body>
</smil>
Gli autori potrebbero aggiungere una barra di navigazione temporale parallelamente alla presentazione. La barra di navigazione occupa il 10% inferiore dello spazio della presentazione, e consiste in una foto di ciascuno degli intervistati che funge da collegamento alla relativa intervista. La selezione del collegamento provoca la riproduzione di quella porzione del video. Fare riferimento alla Sezione 3.3 Aprire nuove finestre per informazioni su dove la presentazione sarà riprodotta.
<smil>
<head>
<layout>
<region id="video" top="0" height="90%" fit="meet"/>
<region id="regione-joe" top="90%" height="10%" fit="meet"/>
<region id="regione-tim" top="90%" height="10%"
left="35%" fit="meet"/>
<region id="regione-judy" top="90%" height="10%"
left="70%" fit="meet"/>
</layout>
</head>
<body>
<par>
<!-- Presentazione video -->
<video src="http://www.w3.org/BBC.rm"
region="video"
title="Futuro del Web"
alt="Intervista della BBC con Joe, Tim e Judy
"
abstract="La BBC intervista Joe, Tim e Judy sul
Futuro del Web. Joe e Tim parlano
dell'impatto sociale e tecnologico. Judy
focalizza i benefici in termini di accessibilità di
una buona progettazione
.">
<anchor id="joe" begin="0s" end="5s"
href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Joe"
title="Intervista di Joe sulle tendenze del Web
"/>
<anchor id="tim" begin="5s" end="10s"
href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Tim"
title="Intervista di Tim sulle tendenze del Web"/>
<anchor id="judy" begin="10s" end="60s"
href="http://www.w3.org/Interviews/BBC/Judy"
title="Intervista di Judy sull'accessibilità del Web"/>
</video>
<!-- Barra di Navigazione -->
<a href="#joe" title="Intervista di Joe sulle tendenze del Web">
<img alt="Joe" title="Foto di Joe"
region="regione-joe" src="joe-photo.png"/>
</a>
<a href="#tim" title="Intervista di Tim sulle tendenze del Web">
<img alt="Tim" title="Foto di
Tim"
region="regione-tim" src="tim-photo.png"/>
</a>
<a href="#judy" title="Intervista di Judy sulle tendenze del Web">
<img alt="Judy" title="Foto di
Judy"
region="regione-judy" src="judy-photo.png"/>
</a>
</par>
</body>
</smil>
SMIL 1.0 include gli "attributi di test" che gli autori possono utilizzare per suggerire come la presentazione dovrebbe adattarsi in funzione delle preferenze dell'utente relative ai sottotitoli, ai brani sovraincisi, alle didascalie, alla lingua dei contenuti, alla velocità di connessione, al numero dei colori e alla dimensione dello schermo. I riproduttori dovrebbero consentire agli utenti di configurare delle preferenze appropriate per ciascuno di questi attributi. L'uso degli attributi di test per le didascalie, i brani sovraincisi e la lingua è stato descritto precedentemente, nella Sezione 2.2. Gli altri attributi di test sono usati in maniera similare.
Per esempio, l'autore potrebbe utilizzare l'attributo system-bitrate per suggerire che, per connessioni lente, un riproduttore dovrebbe scaricare contenuti testuali piuttosto che video o audio. Alcuni utenti potrebbero desiderare contenuti adatti ad una banda più ampia anche su di una connessione lenta, mentre altri potrebbero voler desiderare contenuti adatti ad una banda poco ampia anche su di una connessione veloce (ad esempio, utenti con alcune disabilità cognitive). Di conseguenza, i riproduttori dovrebbero lasciare che gli utenti siano messi a conoscenza del fatto che il contenuto è disponibile per differenti ampiezze di banda (o in differenti lingue, per differenti dimensioni dello schermo, ecc.) e consentire agli utenti l'accesso a quel contenuto.
Il riproduttore potrebbe inoltre decidere di non considerare le indicazioni dell'autore relative all'ampiezza di banda. Ad esempio, il riproduttore potrebbe essere capace di adattare automaticamente la qualità della presentazione all'ampiezza di banda disponibile. Questo potrebbe essere di aiuto nel preservare il sincronismo in situazioni di elevato carico di traffico.
Qui di seguito riportiamo gli attributi di test di SMIL 1.0 che possono essere utilizzati con gli elementi di sincronizzazione (definiti nella sezione 4.2 di [SMIL10]):
Il seguente esempio suggerisce l'invio di differenti tracce video in funzione delle preferenze relative alla velocità di connessione dell'utente. Il riproduttore valuta, nell'ordine, ciascuna delle alternative presenti nell'elemento switch e sceglie la prima fra quelle il cui valore system-bitrate sia uguale o maggiore di quello relativo alla velocità di connessione preferita dall'utente. Nessun video sarà riprodotto per velocità di connessione inferiori a 10.000 bit al secondo.
<switch>
<video title="Il mio film preferito" longdesc="MyFavMovie"
src="high-quality-movie.rm" system-bitrate="40000"/>
<video title="Il mio film preferito
" longdesc="MyFavMovie"
src="medium-quality-movie.rm" system-bitrate="24000"/>
<video title="Il mio film preferito
" longdesc="MyFavMovie"
src="low-quality-movie.rm" system-bitrate="10000"/>
</switch>
Presentazioni che siano state specificate con valori relativi piuttosto che in termini assoluti potrebbero essere più facilmente adattabili ad una varietà di dispositivi di riproduzione e di contesti di visualizzazione.
In SMIL 1.0, valori relativi per gli attributi sono:
I riproduttori potrebbero offrire altre strategie di ridimensionamento quali l'ingrandimento grafico.
La specifica della sincronizzazione in SMIL offre alcuni vantaggi rispetto al far affidamento sui codici temporali presenti nelle risorse esterne. Un vantaggio è che gli autori potrebbero utilizzare sincronizzazioni relative con gli elementi par, seq, begin, end, e dur invece dei soli codici temporali assoluti. Ciò può essere di ausilio all'accessibilità, poiché le relazioni temporali descritte in modo relativo potrebbero essere più facilmente controllate e modificate in funzione delle esigenze dell'utente. Perciò esse possono essere adattabili ad una varietà di dispositivi di riproduzione e di scenari (esattamente come le strutture relative possono essere ingrandite graficamente).
Nella maggior parte degli esempi contenuti in questo documento, l'unica sincronizzazione tra gli oggetti media specificati in SMIL è realizzata mediante l'utilizzo dell'elemento par per sincronizzare i punti di inizio. Si presume che gli altri necessari sincronismi siano stati specificati direttamente nei formati con cui sono stati codificati gli oggetti media.
Il primo riferimento utile per reperire maggiori informazioni su SMIL è la stessa Raccomandazione [SMIL10]. La Home Page della Multimedialità sincronizzata ([SYMM]) sul sito Web del W3C contiene inoltre informazioni relative a guide a SMIL, ai trucchi per lo sviluppo in SMIL, ad esempi relativi a interessanti presentazioni, al supporto offerto dai riproduttori a SMIL e ai collegamenti ad altre risorse o informazioni relative a SMIL.
Per ulteriori informazioni su come rendere accessibili le presentazioni SMIL, gli autori dovrebbero consultare le Linee guida per l'accessibilità dei contenuti per il Web ([WAI-WEBCONTENT]). Il documento delle Linee guida assegna una priorità a ogni punto di controllo in base all'importanza del punto di controllo in termini di accessibilità. Il documento di accompagnamento sulle Tecniche ([WAI-WEBCONTENT-TECHS]) spiega le linee guida e i punti di controllo nel dettaglio e include numerosi esempi di differenti possibili modi di soddisfarli. Sebbene il documento sulle Tecniche ponga l'accento su HTML e CSS, molti dei principi e degli esempi trovano concreta applicazione anche in SMIL.
Gli sviluppatori dei riproduttori dovrebbero consultare le Linee guida per l'accessibilità degli agenti utente ([WAI-USERAGENT]) e i relativi documenti tecnici di accompagnamento ([WAI-USERAGENT-TECHS]), che illustrano come progettare agenti utente accessibili, compresi i riproduttori di contenuti media sincronizzati.
Gli sviluppatori degli strumenti di sviluppo di SMIL dovrebbero consultare le Linee guida per l'accessibilità degli strumenti di sviluppo ([WAI-AUTOOLS]).
Gli attributi di SMIL 1.0 esaminati in questo documento sono elencati qui di seguito, seguiti dai collegamenti alle loro definizioni nella specifica di SMIL 1.0.
Il seguente esempio è stato fornito dal Centro Nazionale per i Media Accessibili del CPB/WGBH (fare riferimento a [WGBH-NCAM]). La presentazione contiene didascalie, sottotitoli e descrizioni audio in Inglese e Tedesco [NdT: e in Italiano]. Per riprodurre la presentazione, è necessario scaricare il riproduttore G2 da [REAL]. Informazioni su questo e su altri riproduttori SMIL sono disponibili sulla Home Page della Multimedialità sincronizzata del W3C ([SYMM]).
Una volta installato il riproduttore, seguire le seguenti istruzioni:
Ecco una trascrizione in Italiano della presentazione. Include il testo della descrizione audio della presentazione e la relativa narrazione.
L'iniziativa per l'accessibilità del Web (WAI) del W3C indirizza le problematiche relative all'accessibilità del Web attraverso cinque attività complementari che:
Il WAI International Program Office favorisce l'associazione di industrie, di organizzazioni di disabili, di organizzazioni per la ricerca sull'accessibilità e dei Governi interessati alla creazione del Web accessibile. I sostenitori della WAI includono la US National Science Foundation e il National Institute on Disability and Rehabilitation Research dello US Department of Education; la Commissione Europea DGXIII Telematics Applications Programme for Disabled and Elderly; il Governo del Canada, l'Industry Canada; l'IBM, la Lotus Development Corporation, e l'NCR.
Ulteriori informazioni sulla WAI sono accessibili all'indirizzo: http://www.w3.org/WAI.
Il W3C è stato creato al fine di guidare il Web alla piena realizzazione del suo potenziale mediante lo sviluppo di protocolli comuni che ne promuovano l'evoluzione e ne garantiscano l'interoperabilità. È un consorzio internazionale di industrie gestito congiuntamente dal Laboratorio per le Scienze del Computer (LCS) del MIT negli USA, dall'Istituto Nazionale per la Ricerca sulle Scienze del Computer e il Controllo (INRIA) in Francia e dall'Univesità di Keio in Giappone. I servizi offerti dal Consorzio comprendono: un archivio delle informazioni sul World Wide Web per gli sviluppatori e gli utenti; codice di implementazioni di riferimento per l'applicazione e la promozione degli standard; vari prototipi ed esempi di applicazioni dimostrative dell'utilizzo delle nuove tecnologie. Fino ad oggi, più di 350 organizzazioni sono diventate Membri del Consorzio. Per ulteriori informazioni sul World Wide Web Consortium, visitare: http://www.w3.org/.
Molte persone nel W3C e nella WAI hanno fornito preziosi commenti su questo documento. Gli autori desiderano ringraziare Charles McCathieNevile, Philipp Hoschka, e Judy Brewer del W3C, Geoff Freed e Madeleine Rothberg del WGBH, Lloyd Rutledge del CWI, e il Gruppo di lavoro SYMM del W3C per i loro contributi e la loro revisione.
Un elenco delle vigenti Raccomandazioni del W3C e di altra documentazione tecnica è disponibile all'indirizzo: http://www.w3.org/TR.